SAcro e Profano.....?

Il Comandamento che vieta di nominare il Nome di Dio invano è quello la cui trasgressione ha avuto le conseguenze più funeste.Violandolo, le religioni istituite si sono prostituite e la morale è diventata un semplice strumento di potere per limitare la vita. Il clero di tutte le religioni ufficiali ha pronunciato e pronuncia il Nome di Dio facendo credere di avere il privilegio morale per farlo, senza tenere in minimo conto il divieto celeste, trascendente. Mescolare il sacro al profano conduce alla profanazione del sacro e alla sacralizzazione del profano. Adesso il mondo ha raggiunto una confusione tale che l'uomo rende sacri i suoi desideri più bassi e persino i suoi difetti.

Cosa è per voi il Sacro-sacralità e il profano-profanità?

Comments

  • L’imperativo della ragione, glaciale nella sua pura essenza di pensiero privo di sentimenti ed emozioni, ha rotto il legame tra uomo e sacralità. Il mito inteso come storia sacrale viene ridimensionato alla funzione di leggenda: non è più la cosmogonia esplicativa dell’esistenza dell’universo e quindi dell’uomo. La sacralità si fa religione e nel peggiore dei casi, si fa divertente racconto fantastico. Il sacro si trasmuta in pura essenzialità spettacolare, si trasmuta in elaborazione umana sensoriale del dramma da rappresentare nel teatro. Il teatro diventa l’osteria del sacro, lì il sacro, nell’anfiteatro che esalta suoni e “persone” come cose vive pur essendo fantasmi della realtà, rappresenta le nebbie del sacro, pubblicizza, volgarizza il sacro, lo banalizza nella forma umana dell’universale umano privo di ogni rapporto con la sacralità. L’uomo si autoassegna il ruolo di principe del cosmo e funzionalizza le sue misere cose a rappresentazioni universali e le chiama, indebitamente, sacre.

    Poi, il dramma conseguente e necessario avviene: la psiche umana con le sue drammaticità interiori, con l’incapacità assoluta di assurgere da sola al sacro, contrabbanda la propria auto-rappresentazione come paradossale rappresentazione del sacro

    Solo l'Essere che è Sacro in tutte le sue parti ha dato sacralità alla vita dell'uomo e allo spirito che gli HA infuso al momento della sua venuta al mondo..

    La chiesa non rispetta questa sacralità. Esige che si rispettino le sue sacre Leggi senza tener conto che ogni essere umano ha diritto al rispetto e alla sacralità del suo intimo. Ogni dogma, ogni sacramento imposto dalla Chiesta non è fonte di sacralità ma di coercizione. Sacro è colui che vive una vita in funzione della volontà del Padre. Questo è incofutabile

    Profano è colui che è “fuori del tempio” (da pro, davanti e fanum, tempio); iniziato (da in ire, andare dentro) è colui che “inizia” il Sentiero del ritorno, cui molti esseri umani si stanno avvicinando e che tutti un giorno percorreranno. Da quando esiste l’umanità, il Sentiero è sempre stato lo stesso, al di là delle diverse denominazioni e di particolari non essenziali; esso è un processo di sempre maggiore autoeducazione e sacrificio.

    Chi inizia il Sentiero ha camminato a lungo – come tutti – nel mondo dell’illusione, inseguendo benessere e successi mondani; ha vagato nell’aula dell’ignoranza, ricercando “libertà” e “realizzazione personale”; in seguito, ha a lungo cercato, spesso in modo disordinato e impaziente, guru, insegnamenti, maestri e tecniche per ottenere “poteri” o per “migliorare la propria vita”.

    Ma, quando intravede la Via, egli:

    si fa silenzioso e vigile al suo interno, poiché sa che la Luce appare all’interno e si irradia poi esternamente;

    controlla il suo pensiero, poiché sa che esso è energia che crea la realtà e che anche noi tutti (corpo fisico, emozioni e mente) siamo esattamente il prodotto dei nostri pensieri;

    si sente responsabile della sua evoluzione e di quella dei fratelli, che riconosce essere collegate a quella del Pianeta;

    aspira a cooperare alla realizzazione del Piano divino per l’umanità.

    La comprensione del Progetto divino per l’umanità è possibile a chi è, appunto, “iniziato”; la visione di esso si amplia in relazione alla maggiore o minore abnegazione al Compito che ciascuno si è assunto.

    La Via iniziatica è impregnata d’Amore, persistente e ardente; ogni pensiero e ogni atto di chi serve l’umanità è dimostrazione della scelta volontaria e gioiosa di amare.

    Essendo l’universo regolato dalla Legge di attrazione magnetica, o di Amore - che si manifesta nell’aspirazione di ogni sostanza di riunirsi all’Uno, dal quale proviene - per il principio della corrispondenza anche sul nostro Pianeta è l’Amore che rende possibile ogni processo evolutivo. Quando Dante Alighieri accenna a “l’Amor che move il Sole e l’altre stelle” non si esprime in senso metaforico, come spesso si intende, ma si riferisce a questa Legge. Per chi percorre il Sentiero, tale conoscenza diventa gradualmente certezza che nasce dalla comprensione che “Tutto è uno”.

    Il sentimento profondo di Fratellanza universale è il segno distintivo dell’iniziato che coopera con i Maestri:

    “Per mezzo della pura luce dell’amore reciproco potete avvicinarvi a me e ai Maestri interiori e pervenire al più presto a quella Porta che si apre sulla via illuminata”.

    Ricercando il senso profondo dei fatti e degli eventi, l’iniziato-servitore del mondo impara a indagare nel mondo del significato, addestrandosi ad operare in esso con sempre maggiore maestria; in questa immersione nella più ampia Vita, la sua piccola vita perde importanza, ed egli dimentica il suo piccolo sé per il più grande Sé che ha intravisto. Diventando canale tra il superiore e l’inferiore, lavora per favorire l’irradiazione di energie più elevate sulla Terra e fissarle nella coscienza dell’umanità.

    Per poter operare in tal modo, egli deve essere polarizzato mentalmente e saper usar

  • Le parole sono fatte per usarle a piacimento.

    Sacra può essere anche un'amicizia che altri invece la considerano fanatismo. Profano invece può essere considerato chi non comprende l'aiuto che amici stanno dando ad altri amici.

  • La profanazione, non profanita' e' l'esclusione di cio' che e' la sacralita'.

    Profano è tutto ciò che nega la vita;

    Sacro è tutto ciò che la sostiene.

    È sacro tutto ciò che esalta la vita e la sua dignita'.

    Sacra è una vita vissuta totalmente. E se vogliamo conoscere la vita, dobbiamo andare oltre i comandamenti religiosi..oltre.. per sperimentare non solo seguire ciecamente.

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    Entra nell'oscurità, nell'ignoto e nel mistero, con un sì profondo, nel cuore: questo è il solo modo per conoscere se stessi, ed è il solo sentiero per conoscere la misteriosa bellezza della vita e dell'esistenza». (Così parlò Zarathustra)

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  • Altri si saranno posti questo quesito, molti hanno riflettuto, qualcuno prende spunto da cio' che altri hanno cercato.

    E' il caso dei seguaci di religioni o di sette, la differenza e' minima, quindi citare Zarathustra o Wikipendia non fa differenza, se non nella mancanza di correttezza di chi si sofferma a vedere cosa succede intorno a se invece di guardare dentro se.

    Ecco guardare dentro se e' Sacro perche' dentro e' la vita,

    mentre il giudizio che intende svalutare o mettere scompiglio e' profano, perche' e' cotrario alla sacro.

    Esiste comunque il Tantra che e' tutto sacro e per nulla profano. Dimostrazione che varie sono le spiegazioni, molte le risposte.

    Tutte esatte, nessuna completa.

  • Ciao, mi piace entrare nella complessità delle tue domande ed a volte penso,le domande le fai per chiarire a te stesso attraverso gli altri o perchè hai acquisito un sapere vero,le domande le fai per un verso al plagio o sei mosso da reale curiosità per sapere che ne pensano gli altri nei confronti di questa o di altre religioni messe a confronto. Problemi tuoi di certo,ma miei in quanto mi accingo a risponderti senza scopiazzare a destra o a manca ,un reale pensiero evitando di miscelare la solita ipocrisia ! Il sacro è la vita in tutti i suoi risvolti,anche di dolore e nel dolore esiste quel misticismo di sopportazione che non banalizza il dolore con una compressa antalgica ! L'abitudine alla soppressione di qualsiasi cosa entra nella complessità dello svolgimento del Sacro verso la sacralità del tutto e nel tutto è racchiuso l'Uno che si compiace di azioni opere ed anche omissioni,debolezze perfettibili nel mistero stesso della vita umana ed il profano,come contrapposto,svolge esattamento l'inverso in proporzione all'azione,Recitare le cose a pappagallo non comporta il ragionamento che si pone di fronte ad un quesito o sviluppa il fatto di aver compreso,ed il comprendere impegna ,a volte,lo svolgere di tutta una vita.La confusione di oggi mette Dio nei confronti del miserrimo in una miscellanea che già fu elencata nei risvolti Bibblici di Sodoma e Gomorra ed allo scopo ho trovato splendide citazioni in un sito Portoghese di ricerca :"cidades que teriam sido destruídas por Deus com fogo e enxofre descido do céu. Segundo o relato bíblico, as cidades e os seus habitantes foram destruídos "quindi il risvolto ciclico si ripropone,sta a noi entrare nel cerchio ,rimanere ai margini o totalmente al di fuori ,ma rimane assurda l'inoperosità nell'agire critico senza opporsi al sistema che si è innestato,prima di dire " il salvabile non è più salvabile",o che altro se anche noi ne facciamo parte.La sacralità sta in ognuno di noi e non nel trascinamento delle correnti in uso e Lucifero fu il primo a domandarsi " perchè" del tutto e si PERSE.

    Domandarsi il perchè io ESISTO mi porta inevitabilmente a concludere alla sacralità di DIO,Profonare questa domanda porta alla NON ESISTENZA ed alla negazione di un esistere .

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