Salve! Parmenide e il vuoto.. essere o non essere?
Il filosofo Parmenide, esponente della scuola eleatica, considerava il vuoto come "essere" o come "non essere" e quindi il nulla? Che cosa pensa in sostanza Parmenide del vuoto? Cosa invece pensa a riguardo Democrito?
P.s: so benissimo che Platone solleverà il problema della duplice valenza di "Non essere", cioè Non essere come Non esistere, e quindi il nulla, e non-essere inteso come non essere qualcosa, ma tuttavia esistere, quindi essere.
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Basandosi su un principio d'identità e di non contraddizione Parmenide affermò: "L'essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere"
Da questa frase capiamo che ' l'essere ' esiste mentre il 'non essere' non esiste e non può nemmeno essere pensato.
L'essere secondo Parmenide è:
- ingenerato (non nasce, altrimenti ammetterebbe un passaggio da non essere ad essere)
- imperituro (non muore, altrimenti ammetterebbe un passaggio da essere a non essere) e quindi eterno
- immutabile
- immobile
- unico (non ammette molteplicità)
- omogeneo
- finito (nel senso di perfetto)
il vuoto implica il non essere e quindi non è concepito da Parmenide.
Per Democrito il non essere è vuoto (spazio in cui si muove la materia); l'essere è pieno e costituisce un insieme di atomi. Gli atomi si muovono quindi nel vuoto.
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