Perchè secondo Democrito...……?
se tutto fosse infinitamente divisibile, il mondo avrebbe cessato di esistere già da tempo? O.o
E un'altra domanda: Democrito sosteneva che si può conoscere la verità (configurazione degli atomi) soltanto sfruttando l'intelletto. Ma è la sensazione a darci informazioni sulla configurazione dell'elemento (informazioni che poi cogliamo grazie alla ragione). Ora, se la sensazione è soggettiva, anche le conclusioni ricavate attraverso l'intelletto lo saranno! Ad esempio: io trovo la bistecca salata, mio fratello no. Il salato è semplicemente una sensazione, ma è grazie a questa che posso intuire di quali tipi di atomi sia fatta la bistecca, attraverso l'intelletto. Io ricaverò che la configurazione della bistecca è NA. Ma mio fratello, che l'ha trovata insipida, ricaverà, sfruttando la ragione, che la sua configurazione è RS. (supponendo che NA rappresenti il salato e RS l'insipido). Le due conclusioni sono diverse, benché derivanti dalla ragione. Quale di esse dice la verità?
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Alla prima domanda, Democrito risponderebbe che se la realtà fosse infinitamente divisibile non ci sarebbero principi primi non ulteriormente scomponibili (atomi, appunto) da cui le cose si generano.
Per rispondere alla seconda domanda, bisogna intendere per bene la dottrina democritea. E' vero ciò che dici, la sensazione ci permette di cogliere gli effluvi derivanti dagli atomi e avere così una conoscenza, la quale è però soggettiva; essa infatti dipende dalla configurazione atomica degli organi di senso di ognuno di noi, ognuno diverso. Per convenzione, le sensazioni saranno raggruppate secondo un nome. E fin qui si spiega l'esempio che hai apportato.
Ciò che non consideri è che Democrito credeva che esistesse, oltre alla conoscenza relativa e convenzionale dei sensi, un'altra "verità", in questo caso oggettiva, carpita dall'intelletto. Questa conoscenza è diversa da quella precedente in quanto trascende la soggettività e ci permette di cogliere dati oggettivi, quali potrebbero essere il vuoto e l'atomo; questi concetti non sono percepibili sensibilmente, ma possono essere scoperti mediante un ragionamento intellettivo operato dal nous.