Curiosità sul comportamento umano?

Per quale motivo, quando dobbiamo dare consigli agli altri su lavoro, relazione con

l'altro sesso, problemi in famiglia, a volte risultiamo efficienti in quello che diciamo, tanto da farci dare soprannomi tipo "sei il mio cupido... il mio salvatore/trice", ma quando poi il problema è nostro, non sappiamo mai dove sbatter la testa? Se fossimo davvero bravi dovremo risolvere anche i nostri problemi no? Invece molto spesso capita chi riesce magari a far accopiare diverse conoscenze, ma poi lui/lei non trova nessuno, o riesce a consigliare nuovi posti di lavoro, ma poi se toccasse a lui/lei non trova niente di interessante.

Io credo sia una cosa psicologica, cioè che finchè il problema è di un altro lo vediamo con un'ottica più ottimistica, ma quando è nostro, la cosa ci tocca personalmente. Una cosa non la capisci a fondo finchè non la vivi. Mi dite le vostre opinioni?

Comments

  • Ma che bella domandona! Ma perche non ti mettono mai su "il meglio di answers"? Fai domande veramente belle, che ti fanno rifletere, che a volte ti scombussolano e cerchi di dare una risposta plausibile, che poi tanto plausibile non è, ecc,ecc.

    Guarda, ti darò forse una risposta banale, ma io penso che è nel nostro DNA (a volte alterato) fare i fenomeni, fare i professori, i maestrini tutti perfetti e precisi. Quando ci si mette a dare dei consigli sembra che sei fatto a posta per fare quel mestiere.....ammazza oh, quanto ti esce bene.....nemmeno se avessi preso la laurea non avresti dato una risposta così valida. Ma poi(siccome la laurea non c'è) i nodi vengono al pettine, e quando tocca a te, son lacrime, e ti piacerebbe tanto essere al posto del"valido consigliatore" e non al posto di colui che si becca e deve sentire tutte le porcherie e le oppinioni che uno più inteligente dell'altro ti sparano addosso. Commincia il tormentone che sembra non avere fine," chi a ragione chi no?", "e se faccio così?", "ma che bella idea che mi hai dato!", "ammazza come hai ragione!", poi quando da una lista che non finisce più , prendi la tua decisione, ecco che arriva la batosta, e ti dici "ma chi me la fatto fare?", "ma perche son proprio io lo scemo che deve dare torto ai deficienti?", ecc,ecc.

    Poi una volta preso la batosta, ti rassegni(perche non hai altra scelta), e in un attimo diventa tutto rosa, quando qualcuno viene a chiedere un consiglio(tanto cosa te ne frega se pesta anche lui la m.... puzza, no?, almeno non sei da solo, ed ecco come ti ritorna il sorriso).

    Ehehe carissimo è dura la vita del maestrino, ma quella del koglione ancora di più. E visto che tante volte sono stata protagonista di entrambi i ruoli, ti dico che in quello del koglione il vestito mi sta stretto, ma purtoppo(ahimè) lo vesto spesso!

    Un abbraccio, Aly Laly

  • ciao fabio!!rispondo alla tua domanda cosa almeno faccio qualcosa perchè al lavoro guarda è un macello.....

    ascolta io ti dico la mia...il fatto che duamo dei consigli significa in un certo senso mostrare una parte di noi...quello che diciamo è quello che secondo noi è giusto che sia cosi....alla fine però non deve essere preso in parole...ognuno decide sempre con la propria testa. il fatto di chiederlo è solamente un modo per vedere cosa gli altri farebbero al posto di chi chiede consiglio...

    quindi ascoltare i consigli è bene ma accettarli no..o per lo meno riflettici..anche perchè noi cmq già abbiamo i nostri problemi...diventa difficile..

  • è vero buona considerazione stellina x te

  • e invece no.. manco per niente! perchèèèè una persona riesce a dare consigli su una determinata cosa semplicemente perchè la vede da fuori da "spettatore" e la cosa è molto più facile.. quando invece ci sei dentro hai solamente una visione parziale ! ^_^ ecco.. io la vedo cosi.. però.. in generale i consigli che do sono i miei principi di guida quindi mi regolo abbastanza bene! besos

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