Cultura di Destra?

Gli autori tedeschi della "Rivoluzione Conservatrice" come Spengler e Jünger hanno contribuito certamente alla determinazione di una "cultura di destra", così come Heidegger, Mann, Schmitt e persino Nietzsche.

Altri autori notoriamente etichettati come "di destra" sono ad esempio Evola, Eliade, Guenon e così via.

Perché, discorsi a parte per Nietzsche, Mann e Heidegger, letture del genere sembrano oggi come ieri destinate ad un pubblico di pochi "eletti" e non ha attecchito una loro diffusione di massa?

La sinistra ha indubbiamente avuto nel dopoguerra, in Italia, una notevole supremazia culturale, eppure quelle forze che in una maniera o nell'altra le si opponevano -potrei sbagliarmi- hanno difficilmente avuto dei "padri nobili" da un punto di vista intellettuale.

Ci sono certamente porzioni dei militanti del fu MSI e soprattutto dei movimenti della destra radicale ed extraparlamentare che ne conobbero i testi e ne diffusero la stampa e le idee estrapolate, eppure gli sforzi fatti non furono sufficienti a crearne un humus culturale fertile.

A cosa è dovuta questa sconfitta culturale della destra? All'egemonia della sinistra? Alla lontananza dai temi sociali espressi dagli autori destrorsi?

In ultima analisi, quanto sono attendibili le teorie sfaldanti di un Furio Jesi?

Vorrei animare una discussione con pubblico preparato e serio.

Comments

  • La cultura di destra e la storia di destra sono resumibili in 3 parole: giacca a doppio petto. Indossata da Mussolini , poi da Almirante ed infine da Berlusconi.

  • +2

    la destra e la sinistra hanno rotto i koglioni l' unica cosa che vogliono sono le tasse

  • Destra+Sinistra+Italia= Magna magna.

    oddio la stronzata di @bobo innanzitutto io direi che c è differenza tra il conoscere e leggere ed avere dei "libretti rossi" su cui c è scritto cosa fare e in cosa si deve credere , come invece è a sinistra . La destra è molto più libera LOL !!!

    ma dai cojonazzo che ***** scrivi che anche a sinistra sono pieni di libri di filosofia scritti da gente del calibro di Gramsci e Marx. non scrivere di quello che nn sai !

  • Beh , innanzitutto io direi che c è differenza tra il conoscere e leggere ed avere dei "libretti rossi" su cui c è scritto cosa fare e in cosa si deve credere , come invece è a sinistra . La destra è molto più libera , molto più vasta e con varie sfumature per tanto non può esserci un "libro maestro" . Per quanto riguarda invece la diffusione della cultura di destra e degli autori esponenti della destra o di quelle ideologie aderenti a quella fazione , penso che anzitutto dobbiamo prendere in considerazioni il fatto che la popolazione (specialmente in Italia) che si schiera a destra è minoritaria rispetto a quella che si schiera a sinistra , è chiaro dunque che il pubblico di tali autori è minore. Ma è dovuto anche e sopratutto al fatto che gli autori della sinistra sono stati più propagandati e sponsorizzati rispetto a quelli di destra . I media hanno sempre cercato di oscurare la cultura di destra , per far passare coloro che si definiscono di destra come buzzurri , ignoranti che fanno il saluto romano e cantano "Faccetta nera" .

  • La sinistra ha sempre cercato di monopolizzare la cultura, cosa che le è riuscita specialmente nel dopoguerra. Ovviamente il compito le venne facilitato di molto dalle sconfitte dei regimi nazista e fascista. Negli anni '50 e '60 ha avuto modo di occupare indisturbata case editrici, il mondo del cinema e della cultura. Unica opposizione possibile? Il pensiero cattolico, peccato però che anch'esso avesse ceduto ai compromessi , dando origine a quel fenomeno deleterio che è il cattocomunismo.

    Facile vincere quando non hai avversari o hai i tuoi infiltrati tra di loro.

    Tra gli autori che citi, Evola, Guenon ed Eliade poi erano molto addentro all'esoterismo, come probabilmente saprai, per cui, non potevano certo essere fautori di un pensiero di massa.

    Se devo essere sincero, personalmente non sono né di destra né di sinistra, sono contrario al materialismo comunista, come pure all'idee fasciste e nazista. Da cattolico, poi, riguardo alla direzione esoterica di certi pensatori "di destra", mi vengono veramente i brividi. Gnostici luciferini, vade retro!

    Ad esempio se penso al massone Guenon che ha sedotto anche alcuni cattolici, preferisco starne alla larga:

    http://www.doncurzionitoglia.com/reneguenon.htm

    http://www.riscossacristiana.it/legittime-insorgen...

    La diffusione delle ideologie comuniste è stata devastante. Ma la visione di Guenon ed Evola era altrettanto pericolosa. Meglio che siano rimasti di nicchia, per carità. Anche se da qualche decennio ci sta pensando la casa editrice Adelphi a sdoganare certi autori della destra irrazionale anche a sinistra. Il risultato? La promozione di un pensiero della dissoluzione, mortifero all'inverosimile. (Vedi quanto ha scritto Blondet negli "Adelphi della dissoluzione").

    Bah, non c'è molto da salvare mi pare, né a destra né a sinistra.

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