Utenze condivise e condomino moroso...aiuto!?

Buonasera a tutti,

quale proprietario di un immobile (ereditato) mi trovo di fronte ad una situazione un pò complicata.

Se in tale immobile ci sono due condomini (con contratto regolarmente registrato di 4+4) che hanno luce, gas e acqua "condivisa", nel senso che c'è un contatore in comune (o parziale) e tali utenze sono intestate ad un condomino moroso che se ne frega di far fronte ai pagamenti, (con il rischio che stacchino tutto anche a quello in regola che si troverebbe così danneggiato), il proprietario cosa può fare?

Avevo pensato di anzitutto di regolarizzare tale anomalia chiedendo l'installazione di un secondo contatore così da sdoppiare le utenze.

Ho però paura che ciò non possa avvenire finchè gli arretrati(quasi 2000 euro) non siano pagati.

Dunque la mia domanda è:

Devo pagarli io?

Se non provvedo e staccano, io proprietario vado nei casini nei confronti dell'altro condomino che avendo pagato può subire un danno?

Posso imputare i pagamenti dell'affitto (si, l'affitto lo paga!) al pagamento delle utenze? Se potessi fare così lui si troverebbe moroso verso il canone di locazione e dunque potrei eventualmente sfrattarlo......o no?

L'unica cosa è: facendo così faccio una cosa illegale? Ed inoltre, cosa dovrei scriverci nella ricevuta di pagamento?

Grazie infinite a tutti.

Marco

Comments

  • Se un contatore è intestato a Tizio ma viene usato da Tizio e Caio è Tizio che deve pagare, il contratto è a nome suo. La società elettrica non può chiedere il pagamento a Caio non avendo in essere alcun contratto.

    Se Tizio non paga per prima cosa ti riducono la potenza al minimo e ti invitano al pagamento degli arretrati, questo per evitare che la mancata erogazione del servizio possa creare danni che poi devono pagare (tipo i surgelati nel freezer che vanno a male).

    Dopo svariate richieste con raccomandata possono staccare e quindi Tizio e Caio sono al buio. Nulla vieta a Tizio di chiedere i soldi a Caio che ha usato l'utenza condivisa, ma se Caio lo ha regolamente pagato in virtù di accordi presi (tipo metà e metà o tu consumi di più quindi 60% a te 40% a me). Quindi problemi li vedo tra Tizio e Caio, ma non c'entra il proprietaio.

    Me se ne frattempo chiedi un nuovo impianto autonomo solo per Caio (devi far installare un nuovo contatore e allacciare l’impianto elettrico da un elettricista a questo) lo puoi fare sempre problemi.

    Il proprietario non è chiamato a pagare perché non è responsabile in solido. Ci penserà l’ENEL a intentare una causa a Tizio (che è l'unico che conoscono ed è moroso) staccandogli prima la spina.

    Tu non puoi per questo sfrattarlo, è un problema suo se vuole vivere senza corrente. Sei obbligato però a consentire a Tizio di averla, quindi il nuovo contatore + allacciamento è a spese tue.

  • In parole semplici, l'azienda si rifà sull'utente moroso, proprietario o inquilino non c'entrano, per la legge la parte in causa è il titolare del rapporto, che poi il servizio venga utilizzato da altre persone alle aziende erogatrici non tange.

    Nulla a loro importa se il contatore serve più utenti, se il debito non viene pagato la fornitura viene sospesa.

    Di fatto la cosa migliore è che ognuno (come tralaltro la legge prevede) degli inquilini in affitto abbia il proprio contatore (le spese sono a loro carico) e ne paghi i relativi consumi.

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