sos professoressa di storia! come risponder a questo quesito?

***esprimi in modo chiaro il rapporto tra spazio-tempo-contesto-dati-fatti-persone nello studio della disciplina storica.***

che devo rispondere??? è una domanda assurda.......e oltretutto vuole una risposta di 22 righe... (ignoto il motivo delle 22 precise ma pazienza!)

Comments

  • spiega il principio secondo il quale ogni cosa avviene perchè era l'unica cosa che poteva succedere in un dato spazio e in un esatto momento storico. Ovvero: ogni evento storico va letto nel luogo e nel periodo storico in cui è avvenuto. questo giustifica l'importanza dell'evento o la sua totale irrilevanza; mi spiego meglio: la scoperta del fuoco per la prima volta nel paleolitico è CAUSATA dall'esigenza di scaldarsi e tenere ontane le bestie feroci ma a sua volta provoca l' EFFETTO di poter illuminare anche di notte, lavorare i metalli più duri, cuocere i cibi e perciò cambia le abitudini alimentari e le armi di difesa. quindi nel paleolitico accendere un fuoco è stato motivo di grandi cambiamenti e perciò l'evento è dovuto passare alla storia. se invece oggi appicchiamo un fuoco non verremo considerati più dei geni. la stessa cosa vale per tutti gli avvenimenti storici. la domanda "cosa sarebbe successo se...?" in realtà non ha ragione di esistere perchè nessun evento storico sarebbe potuto andare diversamente. ti faccio un altro esempio: la rivoluzione industriale avviene prima in inghilterra perchè in questo spazio (inghilterra) c'erano le miniere di carbone, in questo tempo (fine 700) l'illuminismo aveva dato slancio alle nuove scoperte, in questo contesto (regime liberale) c'era l'esigenza di produrre più beni perchè la popolazione era sempre più crescente....come la rivoluzione industriale poteva partire solo dall'inghilterra così tutti gli eventi storici sono avvenuti nel luogo e nel tempo in cui potevano avvenire. forse ho fatto una gran confusione ma credo che sia quello che la domanda vuole sapere. Se rimetti in ordine i concetti forse tiri fuori qualcosa di buono.

  • Dici alla tua professofessa che se è ingrado di fare questo tema in 22 righe ci sono solo due possibilità per lei: o vince il Nobel di Storia-Filosofia-Letteratura e diventa la più grande storiografa e filosofa dell'umanità, oppure si va a rinchiudere in un manicomio perchè è pazza.

    Questa come minimo è una tesi di laurea di quelle veramente difficili. Altro che 22 righe, non bastano neanche 222 pagine, se si vuole rispondere seriamente.

  • E' una domanda strana, forse se la riportassi tutta asssumerebbe significato?

    Comunque prova a scrivere: Lo studio della storia si basa sull'analisi dei dati. Ogni periodo storico ci ha fornito informazioni, dati che noi analizzando usiamo per ricavare un quadro completo. Ma in realtà questi dati vengono dati non sono mai oggettivi. I dati che arrivano fino a noi sono spesso stati lasciati dalla parte che vinse le guerre, o schiavizzò gli abitanti e quindi, contengono già il punto di vista di chi li ladciò, e noi quando li analizziamo, diamo lpro parte della nostra soggettivita interpretandoli. Perciò l'analisi dei fatti storici si basa sul compromesso che accettiamo una certa soggettività rendendoci conto di non poter aspirare ad una completa oggettività.

    Forse è un pò fuori argomento, ma non saprei cos'altro suggerirti.....

  • Mi sembra più una domanda di filosofia. Non vedo dove c' entra la storia.

  • kem palle sti porf del caz...zo ma nn c'hanno nessuna cosa da fa alla casa?? cmq nn ti so risp mi dispiace ma se ti può consolare io ho una prof ke è tale e quale alla mia olo ke la mia insegna storia geografia italiano e latino...ke spasso

  • non ha nessun senso.

    rispondi che scopo della storia è cercare di essere maestra di vita, non mezzo di banale vanto del tuo sapere fine a se stesso. Motivo per cui non hai intenzione di rispondere.

  • eh.................... Auguri

  • cerca su wikipedia e poi lo copi scritto in grande...

  • nn lo so sono negato...

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