umanesimo e rinascimento?

domani devo essere interrogato.. vorrei un riassunto breve ma dettagliato..

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  • RINASCIMENTO

    Straordinaria stagione letteraria, filosofica e scientifica fiorita in Italia tra il 400 e il 500. Giorgio Vasari fu il primo a impiegare il termine Rinascita per indicare il rinnovamento della pittura introdotta da Cimabue e Giotto! Gli uomini di cultura italiani del XV XVI sec consideravano il Medioevo (età di mezzo) un periodo di Barbarie e decadenza.

    I caratteri distintivi del Rinascimento furono l'amore e l'interesse per ogni manifestazione culturale del mondo antico e la consapevolezza della centralità e dell'importanza dell'uomo che con la sua intelligenza poteva creare e promuovere il suo destino.

    UMANESIMO

    Per "Umanesimo" si intende quel vasto movimento culturale che, iniziato negli ultimi decenni del Trecento e diffusosi nel Quattrocento, ha come caratteristica principale la riscoperta dell'uomo attraverso la ricerca e la letteratura dei classici latini e greci: humanae litterae o studia humanitatis , da cui appunto trae origine il termine "Umanesimo". Alla visione medievale della vita, che poneva Dio al centro dell'Universo e imponeva all'uomo una totale sottomissione al volere e al potere della Chiesa, gli umanisti contrappongono una visione in cui l'uomo è posto al centro dell'Universo ed è considerato artefice, padrone del proprio destino. Si diffonde una grande fiducia nell'intelligenza umana; si esaltano, in particolar modo, la dignità dell'uomo, la sua superiorità sugli altri esseri naturali, le sue innumerevoli capacità creative. Centri di diffusione della nuova cultura sono soprattutto le grandi corti signorili, in particolare la corte di Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, presso la quale si riuniscono moltissimi artisti e letterati del tempo.

  • io non faccip riassunti ed anche non compiti per la tua

    inetrrogazione a scuola. io rispondoa a domande di storia.

    leggi con calma il tuo ibro di sciola

  • Per "Umanesimo" si intende quel vasto movimento culturale che, iniziato negli ultimi decenni del Trecento e diffusosi nel Quattrocento, ha come caratteristica principale la riscoperta dell'uomo attraverso la ricerca e la letteratura dei classici latini e greci: humanae litterae o studia humanitatis , da cui appunto trae origine il termine "Umanesimo".

    Alla visione medievale della vita, che poneva Dio al centro dell'Universo e imponeva all'uomo una totale sottomissione al volere e al potere della Chiesa, gli umanisti contrappongono una visione in cui l'uomo è posto al centro dell'Universo ed è considerato artefice, padrone del proprio destino. Si diffonde una grande fiducia nell'intelligenza umana; si esaltano, in particolar modo, la dignità dell'uomo, la sua superiorità sugli altri esseri naturali, le sue innumerevoli capacità creative. Centri di diffusione della nuova cultura sono soprattutto le grandi corti signorili, in particolare la corte di Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, presso la quale si riuniscono moltissimi artisti e letterati del tempo.

    Il Rinascimento ebbe inizio in Italia e fu un periodo di espansione culturale ed artistica legata alla riscoperta dell'arte e della cultura antica, romana e greca. L'arte rinascimentale fu molto influenzata dall'Umanesimo, in quanto le rappresentazioni di Dio o di Santi diventarono quasi assenti mentre le rappresentazioni dell'uomo si moltiplicarono. Il Rinascimento italiano politicamente terminò con la morte di Lorenzo il Magnifico (1492), mentre culturalmente proseguì per tutto il secolo successivo, fino agli inizi del XVII secolo. In questo periodo c'è anche un umanesimo monastico il quale non si riduce al camaldolese Ambrogio Traversari; ad esempio nell'ordine delle Clarisse si riconoscono delle vere e proprie monache-umaniste, quali Camilla da Varano.[3]

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