Cosa pensate di questa frase?

" il dolore non esiste, come tutta la gamma delle emozioni umane d'altronde. È solo questione di chimica.

L'amore è solo questione di endorfine. Con una siringa di pentothal posso toglierti ogni esigenza affettiva. Siamo solo macchine di carne"

Update:

Anch'io penso che il dolore, come l'amore, esistano. Non si voleva discutere di questo, come non credo abbia importanza il contesto per cui è stata scritta questa frase. Quello che mi chiedo è se davvero può essere solo una questione di chimica. La mia parte razionale dice di sì.

Ma capirete che se ad esempio guardo la mia cagnolina quì affianco a me, e penso che tutto l'affetto che provo per lei è solo qualcosa di chimico,,,beh, ho un certo rigetto a crederlo.

Comments

  • la lettura di qualche manuale di neuroscienze può anche portare a scrivere cose analoghe a quelle che hai scritto tu, capisco, le ho lette anch'io di quelle cose, ma quelle pagine frigide e disanimate di certi manuali non dovrebbero mai riuscire a deprimerci

  • il dolore, l'amore e tutte le altre emozioni esistono.

    ciò però non toglie che le emozioni siano il prodotto di processi chimici che avvengono all'interno del nostro cervello.

    ragazzi, noi siamo il prodotto di processi chimici... in che altro modo potrebbero essere create le nostre emozioni?

    affermare questo non vuol dire svalutare o avere un'idea negativa dei sentimenti:

    la visione di un deserto non è meno sublime sapendo che la sua sabbia è composta da silice (SiO2),

    il Partenone non cessa di stupirci se sappiamo che è composto da marmo pentelico (CaCO3),

    la Cappella Sistina non perde la sua bellezza solo perché analizzando l'azzurro del suo sfondo abbiamo chiarito che Michelangelo usò polvere di lapislazzuli ( formula chimica (Na,Ca)8[SO4/S/Cl)2/(AlSiO4)6] + Fe ),

    l'amore non è meno degno di rispetto, non è "mano amore" se concludiamo che la formula molecolare della feniletilamina è C8H11N...

  • Chi ha scritto questo soffre molto. E soffre a tal punto che vorrebbe eliminare in sé il concetto stesso di consapevolezza, non già di umanità, ma di essere consapevole di questo soffrire.

    Perciò, l'unica via possibile secondo esso, è la chimica, la sola chiave per mettere a tacere il dolore psichico (più che fisico) del suo soffrire: ovvero, essere un fautore dello stordire la consapevolezza riportando la coscienza umana sotto il livello di incoscienza animale. Non già la super-coscienza, ovvero andare al di là della mera concettualizzazione logica umana che è causa del relativismo soggettivo, ma abbassare il tutto a livello sub-umano, vicino alla coscienza di una mucca.

    "Anestetizzare" è la sua via di fuga. Meglio una buona dose di pentothal che soffrire ed esserne consapevoli della propria stupidità nell'assecondare quel logos relativista psico emozionale.

    Se ti dessi una pillola al posto di nutrirti con cibo sano e nutriente, sarebbe per te la stessa cosa?

    Il fine è nutrirsi, oppure gustare la vita, la tavola ed i suoi sapori?

    Il fine è riprodursi, oppure gustare dell'amore (non del sesso in sé) e dei suoi piaceri?

    Il fine è lavorare per guadagnare, oppure soddisfare un'impellente desiderio di sentirsi creativi, utili al prossimo?

    Se lavori per questo scopo il tuo lavorare diventa altamente gratificante.

    Se lavori per guadagnare: non puoi che farti di pentothal per lo squallore in cui ti sei ficcato.

    Ma allora, di chi è la colpa? Non sei forse tu che ti autodefinisci "macchina di carne"?

    Che pretendi da questo?

    Non è come dire che a chi ti ha dato la vita per viverla che essa è uno schifo?

    Non è sbattere in faccia al creato tutta l'arroganza egoistica e ottusa della nostra propria imbecillità, non godendo di ciò che è il dono di cui sei stato fatto oggetto? A che serve anestetizzarti?

    È come rimproverare ad altri, e non a te stesso, di essere incapace di vivere e gioire di ciò che ti è stato, del regalo più grande: l'esperienza di vivere, donata a te dal Cielo. Non è forse, più puerile di un bambino questo atteggiamento, nonché infantile?

    Tutto ciò è fortemente stupido e materialista, è un relativizzare la vita ed il tutto al solo concetto di essere carne da macello.

    Non sto qui a disquisire ulteriormente il tema, è sciocco, ma dovresti analizzare meglio perché di tale affermazione, poiché c'è un soffrire di "non senso" nell'esperienza di vita che stai facendo, e soffri a tal punto da giudicare te stesso come "semplice macchina fatta di carne". Sei una macchina di carne, ma il tuo corpo è solo il veicolo per la tua esperienza coscienziale, cosa che hai tralasciato di valutare, e che non può affatto terminare con la fine di quel corpo di carne, poiché siamo un universo coscienziale in divenire da circa tredici miliardi di anni.

  • "solo" chimica.. Ma la chimica cos'è? Reazione tra sostanze diverse.. sostanze fatte di molecole, atomi, e poi? Gli atomi di che son fatti? Quale forza può tenere insieme un elettrone al nucleo senza che esso sfugga anche roteando molto distante e molto veloce? Forza di gravità, forza elettrica, nucleare.. e le forze cosa sono? Come agiscono sui corpi.. Questa non è solo chimica.. e la scienza non è mai solo la noiosa roba che si impara a scuola, non è quella cosa che le persone tristi e serie usano per smentire le gioie degli innamorati.. la scienza è molto di più, e paragonarla a cose come l'amore non significa sminuirle. Perché mai dovresti inorridire al pensiero che sia una questione chimica.. Io ne rimarrei anzi esterrefatto, apprezzerei tutto questo anzi che rifiutarlo.

  • Chi ha scritto quella frase aveva ed ha ragione. Ogni sentimento nel corpo umano è associato ad una precisa reazione chimica…non fraintendere però, ciò che questo vuol dire.

    Affinché tu possa provare un sentimento si devono accendere determinati recettori neuronali nel tuo cervello. Questi per attivarsi necessitano di una particolare sostanza data da una particolare reazione. Tutto questo non vuol dire che i tuoi sentimenti siano reali, solo che essi perché il tuo cervello li possa elaborare devono passare sotto forma di reazione chimica.

    Quando provi un sentimento è perché determinati recettori si sono attivati e l'informazione ricevuta mediante le sostanze chimiche che hanno colpito i recettori hanno innescato in te un processo. Tutto questo non vuol dire che i sentimenti non esistano, anzi vuol dire l'esatto contrario.

    Come dice la citazione siamo delle macchine, quindi è normale che ogni aspetto delle nostre sensazione sia dettato da un processo interno. D'altro canto teniamo presente che tali reazione avvengono principalmente nella parte irrazionale del nostro cervello e quindi l'interpretazione dei processi chimici è del singolo e non ha su tutti lo stesso effetto.(intensità, durata, ripetizione, ecc)

    In conclusione, le emozioni sono processi chimici, sta al tuo cervello la personale analisi del processo e quindi la genesi vera e propria dell'informazione. Se dunque la base chimica è la stessa per ogni essere umano, le emozioni provate no, perché esse dipendono da una parte del nostro cervello che è diversa per ogni essere umano, sia nella sua forma, sia nelle sue analisi

  • ricorda una cosa Luca: libra espressione. Ma la verità è una e io le considero emozioni e non molecole.

  • Sei nel posto giusto ... la maggior parte degli atei che infestano RS credono che sia tutta questione di chimica.

  • In quali contesti possa essere stata pronunciata sarebbe interessante conoscerlo, così almeno da valutare perché si sia arrivati ad una così negante estremizzazione.

    Se tu mi domandassi se il dolore esiste, ti direi di sì, questione o non questione di chimica.

    E' proprio grazie al dolore che abbiamo imparato ad evitare azioni dannose, fin da bambini.

  • Chi ha detto questo, forse ha sofferto così tanto da non riuscir più a provare dolore, e qualsiasi altra emozione.

    Poi posso anche sbagliarmi.

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