Domanda seria : Gnosi e salvezza?
Ho letto con grande interesse i Vangeli Gnostici, e ho riscontrato un linguaggio enigmatico e misticheggiante molto affine a quello delle filosofie orientali. La Chiesa Cattolica ha un pò perso questo approccio con il divino per declinare nel sociale e nel popolare.Dialogando con il volgo ha perduto quel fascino misterioso che e' elemento attraente di una religione.
Sono convinto che questo sia alla base dell'allontanamento dei giovani rispetto alle religioni tradizionali, per ricercare altrove e a volte con sincero entusiasmo le risposte in altre strade.
Mi sono anche interrogato però circa il succo di tali e meravigliose elucubrazioni mentali.
Leggendo i testi gnostici e cabalistici sembra di entrare in una foresta di simboli, dalla quale dopo una iperbolica odissea, se ne esce a mani vuote.
La domanda e' questa: la sete di conoscenza dell'uomo,che trova espressione nella gnosi e' sufficiente per determinare la sua salvezza,oppure e' come sostengono i cristiani,puro volere di Dio?
domanda aperta a tutti e a tutte le religioni.
Update:@Stefano: in poche parole chiedevo se secondo voi la salvezza ( intesa anche come illumiinazione o rivelazione) dell'uomo si può aggrappare solo ad una conoscenza, oppure necessita della grazia di Dio.Nel senso che non sei tu a raggiungerla con i tuoi sforzi ma e' Dio che te la concede.
Comments
Secondo te uno gnostico dovrebbe accettare una idiozia come il concetto di Salvezza?
Salvezza da cosa?
Gli stessi vangeli gnostici che dicono che Gesù di Nazareth era solo un uomo?
Ce ne sono di tanti tipi, il vero problema è che il Vaticano ha eliminato quelli che non riscontravano la "loro" versione della storia, lasciando solo i 4 che più si avvicinavano al credo che loro volevano diffondere.
i vangeli gnostici attirano di più in quanto mostrano il simbolismo inconscio celato dai testi selezionati ad hoc per la bibbia, ma infine non restano più che un manuale di lettura degli archetipi umani
per il cristianesimo la salvezza avviene per grazia di Dio attraverso l'amore dell'uomo verso Dio e verso il prossimo, la semplice conoscenza o sapere intellettuale può essere un primo passo ma può anche rimanere qualcosa di arido e chiuso in sè, è cosa ben diversa "amare" o "sapere di", tant'è che ci sono santi adolescenti o analfabeti. Anche se forse non ho colto bene cosa intendi nella tua domanda.
Il tempo che fu quando ero un ragazzino sono stato rinchiuso in collegio gestito dai preti. In tutto questo contesto e' apparso un insegnante di religione che veniva da una missione in oriente. Aveva barba lunga e perfino i capelli lunghi. Io contrasto era quasi buffo, sembrava una tonaca con una testa da Hippys. Lo si vedeva durante le pause in cortile seduto sotto un albero a fumare la pipa. Quando si alzava aveva un aspetto serafico e pieno di stuppore. Non era solo tabacco quello che fumava ma quache erba orientale per esaltarne il sapore. Seppi che era anche un cultore dello yoga .Mi resi conto che era un prete rivoluzionario per quel contesto. Il direttore prete si nascondeva dietro alle porte dove insegnava il malcapitato con lo scopo di trovarlo in fallo e incolparlo di formentare delle strane idee.
Rimasi affascinato quando spiego delle tecniche per interiorizarsi. Diceva che dovevamo porre l' attenzione alla sensazione interna e da li toccare con l' attenzione focalizzata sui schacra e ascoltare la sensazione interna , su e giù con calma. Questo avrebbe stimolato vaste zone celebrali.
L' estate dopo finalmente libero di andare nei miei boschi cercai un postoi deale dove non essere disturbato e ascoltare cosa appariva dietro lo schermo di queste sensazioni. Questa dottrina segreta degli altari nel corpo umano sembra avere superato le frontiere religiose, di casta e appartenenza ad una solo società segreta,
Premesso che rispondo da non credente.
Non ricordo quale patriarca disse che i bambini dovevano bere il latte e gli adulti mangiare la carne, per esplicitare il fatto che la religione deve essere rielaborata in maniera differente a seconda del target.
Il problema è che la scelta per un'istituzione consolidata come la Chiesa ad un certo punto diventa:
1 - creare due religioni praticamente differenti che convivono sotto lo stesso nome
2 - appiattire e massificare tutto verso il basso
3 - una via di mezzo tra le due
I protestanti hanno in parte risolto puntando molto sull'interpretazione personale della Bibbia, ma il problema comunque non è da poco, perchè creare differenze significa creare crepe all'interno della compagine dei fedeli, spingere tutto verso uno standard unico, rendere insoddisfatta almeno una parte del target. Se non entrambe.
Quanto al rischio di uscire a mani vuote.
Se non affronti il viaggio, come fai a capire davvero che "credo quia absurdum" è l'unica chiave?
L'uomo, per abbandonarsi davvero alla fede, deve prima affrontare i limiti della sua razionalità, scoprirla fallibile, e fare il salto nel vuoto.
Considerato che io non riesco a staccare il cervello nemmeno per fare meditazione, non sono la persona giusta per dirlo. Però è così che mi immagino il misticismo.
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La premessa serviva alla parte in cui parlo della struttura della chiesa cattolica. Per il semplice fatto che comunque osservo da esterna.
Per la ricerca della verità le limitazioni non stanno nell'essere atea o agnostica... ma in altro.