Commento su questo pezzo...?

Scusate per l' ora tarda ma per chi ne avesse voglia.Potete leggere questo pezzo e commentarlo?Grazie

-Robyn…- , disse mia madre supplicando mettendosi in ginocchio,- per favore chiedi perdono. Non posso vedere morire un altro dei mie i figli....-

Appena disse questa frase,notai che i suoi bellissimi occhi s’inumidirono e da essi scesero delle lacrime che le rigarono i suoi zigomi delicati per poi ricadere per terra in un tonfo silenzioso.

La guardai ma non le risposi. Ero troppo arrabbiata con lei,mio padre e con coloro che mi avevano condannato a un destino più crudele della morte stessa. Avevano ucciso davanti ai miei occhi l’uomo che amavo e mi avevano portato via la mia bambina. L’avevo vista solo per pochi secondi per poi essere portata via di fretta da una nutrice, in qualche luogo sconosciuto. Mi sarebbe bastato tenerla tra le mie braccia per un poco in modo da vedere il suo bel viso e assaporare il suo dolce profumo. Ma mi era stato tutto negato. Era stato mio padre a ordinare tutto ciò. Ancora una volta, quell’essere che si definiva un re si era preso gioco di me. Quanto avrei,voluto fargliela pagare. Invece non potevo.

Vedendo,che tacevo fu mio padre a prendere la parola dicendomi con assoluto disprezzo:

-Figlia mia,hai ancora tempo per pentirti.La nostra famiglia,ha subito numerose perdite negli ultime tempi. Tutti abbiamo sofferto e soffrono…-terminò questa frase ammiccando in direzione di mia madre che nel frattempo piangeva come una bambina.

Ammettere di aver sbagliato,per lui sarebbe stato come una vittoria e non volevo dargliela vinta.

Alzai il volto nella sua direzione in segno di sfida e i nostri occhi s’incrociarono. Nei suoi traspariva solo rancore e così nei miei. Ci fissammo in silenzio per parecchi minuti interrotto solo dal singhiozzio della mamma e dal crepitio del fuoco sulla fiaccola tenuta da Marcus.

-Allora ti penti?-chiese a un tratto mio padre

Ancora una volta,non risposi.

-E’ questa la tua decisione?-ribadii lui

Feci cenno di si con il capo.

Allora lui,con estrema disinvoltura,disse a Marcus:

-Procedi pure.La nostra Robyn ha deciso di morire.-

Esso avvicinò la fiaccola ai rami secchi che stavano sotto di me e li diede fuoco.Mentre s’allontanava,non potei far a meno di odiare l’espressione compiaciuta che aveva sul suo viso.

“Brutto ********…” pensai tra me

Il fuoco crebbe velocemente e in un attimo mi ci ritrovai circondata. Il fumo mi faceva lacrimare gli occhi e tossire ripetutamente.Tra le fiamme che danzavano attorno al mio corpo,vidi mia madre isterica che veniva trascinata via per i capelli da mio padre brutalmente. Vederla in quello stato,il mio cuore si ridusse a una piccola fessura. Tuttavia era troppo tardi per tornare indietro ,avevo fatto scelto il mio destino.

Il calore si stava facendo insopportabile. Ormai le fiamme mi arrivavano al petto e stavano salendo ancora. Il vestito che indossavo era bruciato in vari punti e la dove c’era la pelle,adesso c’erano solo delle macchie rosse che facevano un gran male. Sentivo l’odore della mia carne che bruciava e mi procurava conati di vomito. In quel momento,desiderai che tutto finisse velocemente. Il dolore era così intenso che un paio di volte temetti di svenire. Combattei fino a che il mio corpo,logorato dal fuoco,non cedette. A quel punto,alzai lo sguardo al cielo e chiusi gli occhi. Pensai a tutti quei momenti belli della mia breve esistenza. Ricordai le schermaglie con i miei fratelli,le litigate con i miei tutori,le avventure che aveva vissuto e a lui. Sulle mie labbra screpolate,automaticamente si fece largo un sorriso. E cullata da quei momenti felice,svenni e morii.