Avete mai sentito parlare di questo esperimento?

David Rosenham elaborò un classico della psichiatria critica. Convinto che le categorie sociali di salute e malattia mentale poggiassero solo in misura ridotta su dati obiettivi, elaborò allora una ricerca diabolica.

8 dei suoi collaboratori perfettamente sani chiesero di essere ricoverati in ospedali diversi (a seconda della grandezza, della dimensione pubblica o privata e del profilo scientifico).

Gli otto soggetti erano psicologi, psichiatri e pediatri. 1 era uno studente di psicologia e l'altra una casalinga.

FIssato l'appuntamento telefonico andarono al colloquio riferendo di sentire voci. Questa era l'unica bugia che raccontarono insieme a quella della propria professione naturalmente.

Raccontarono un immagine di sé, della propria famiglia in modo veritiero presentando un'immagine propria perfettamente normale.

Gli otto vennero ricoverati e nonostante appena giunti in reparto smisero la messa in scena vennero trattenuti a lungo (dai 7 ai 52 giorni).

Durante la degenza addirittura stilarono note etnografiche, prima in modo nascosta poi in maniera sempre più aperta. Ciò suscitò i sospetti non già del personale ma degli altri pazienti che videro in loro dei simulatori.

Vennero lasciati con diagnosi "schizofrenia in remissione".

Non pago di questo risultato però fece un'altra controprova.

Comunicò a un ospedale che conosceva la sua ricerca e sosteneva che era impossibile che errori macroscopici di tal portata potessero succedere entro le sue mure, che nei successivi mesi pseudopazienti avrebbero tentato di essere ammessi..

In quel periodo su 193 pazienti presi in esame da quell'ospedale ben 41 vennero dichiarati simulatori.

Naturalmente Rosenham non inviò nessun pseudopaziente in quell'occasione.

Pur avendo come limite la mancanza di un gruppo di controllo questo esperimento mostra la gracilità epistemica della diagnosi psichiatrica.

Voi cosa ne pensate?

Update:

volutamente può simularlo. Ciò è visibile.

In questo esperimento la simulazione non è stata avvistata e in secondo luogo è stata vista dove non c'era. Insomma!!

Comments

  • Gli psicologi hanno capito che i testi che misurano il QI in realtà misurano solo in grado di somiglianza della cultura del soggetto con quella di chi ha creato il test.

    Una diagnosi psichiatrica in realtà misura solo in che misura lo psichiatra è riuscito ad inquadrare il comportamento del soggetto entro i suoi schemi mentali.

    La psichiatria rispetto alla psicologia è come la dittatura rispetto alla democrazia.

  • la psichiatria ha una difficoltà enorme. sfida la mente. la mente lo sappiamo è molto potente e di certo difficile da analizzare. esistono tantissime forme di simulazione mentale più o meno volontarie, autosuggestioni e varie cose, che portano ognuno a credere in cose che non sono. la mente può convincersi di molte cose e la sua forza è tale che può riprodurre sintomi reali in soggetti sani. la difficoltà è questa. non è certo una scienza esatta. e non esiste nemmeno da molto. comunque di debolezze se ne vedono già nel dover definire il concetto di pazzia: quando uno è realmente pazzo?? quando agisce senza volerlo sotto effetto di malattie mentali o quando, razionalmente, senza malanni, costruisce delle macchinazioni diaboliche?? cosa distingue un pazzo da un genio malvagio perfettamente razionale???

  • Si è inutile nasconderlo, i mezzi per diagnosticare la schizofrenia (per esempio) non sono accurati.

    Sopratutto perché della schizofrenia non si conoscono esattamente le cause (e lo stesso vale per altre malattie psichiatriche). Recentemente si è ipotizzato che si tratti di un disordine dello sviluppo del sistema nervoso. Se questa ipotesi si rivelasse vera in futuro, non solo si potrà diagnosticare in maniera più efficace il disturbo schizofrenico (e , si spera, altri tipi di disturbi) , ma trattarlo con risultati migliori.

  • Che mi pare una cosa piuttosto stupida.

    Le malattie psichiatriche, quando non sono causate da fattori quali abbassamento di particolari livelli di ormini o altre cose simili, stanno tutte nella testa della persona e nel suo modo di ragionare, e non sono rilevabili da strumentazioni o analisi chimico-fisiche attuali. Se un tizio viene da me dicendo di essere la reincarnazione di Napoleone, come diamine dovrei fare per capire se lui ne è veramente convinto o se sta raccondando frottole tanto per farmi perdere tempo? Ovvio che li abbiano ricoverati, com'è altrettanto ovvio che li abbiano poi tenuti in osservazione per un certo periodo di tempo al fine di accertarsi che questi avessero smesso di lamentare i disturbi che divevano di avere prima di essere presi in custodia.

    Come dice il signore dei Sith poi, il confine tra pazzia e normalità è una linea sottolissima. Figurati se si può definire in maniera certa e incontrovertibile, considerando che spesso non c'è nulla di misurabile.

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